sabato 29 ottobre 2011

TORTA DI FANGO DEL MISSISSIPPI

Ok, concordo con voi, il nome di questa torta non è un ottimo biglietto da visita,

perché sarà pure fango del fiume Mississippi, ma sempre fango è!!!
Ma questo è uno di quei casi che non bisogna fermarsi davanti alle apparenze,

che poi effettivamente, da ciò che mostra la foto, non credo di peccare di immodestia,

ma non è che sia niente male...insomma, detto tra noi, vale la pena di provare!!!


Questa è una di quelle torte di cui l'America ne va fiera,

tanto quanto la cassata di ricotta per la Sicilia,

e da quando l'ho provata ne vado moooolto fiera anch'io,

soprattuto da quando vi ho apportato alcune personalizzazioni

che a parer mio le hanno dato non una marcia in più,

ma a giudicare dall'espressione dei miei commensali, una vera e propria impennata.

L'ingrediente segreto della mia personalizzazione???!!!

Ma ovviamente i mitici biscotti Oreo di cui gli americani ne vantano,

a ragion veduta, l'invenzione.

Ne avevo già postato una prima versione, ma adesso, con questa ricetta,

mio marito asserisce che io abbia proprio raggiunto la perfezione.

"Torta di fango del Mississipi"
Ingredienti per la base:
60g di cioccolato fondente tritato,
1 tubo di biscotti Oreo (la ricetta originale prevedeva i digestive)
60g di burro
Ingredienti per il ripieno:
180g di ottimo cioccolato fondente (io uso il Lindt)
180g di burro
4 uova
90 g di zucchero di canna chiaro e 90 g di zucchero di canna scuro
180ml di panna da montare
Per la decorazione:
150 ml di panna fresca zuccherata montata
biscotti Oreo q.b.
cacao amaro in polvere q.b.
Preparate la base frullando i biscotti e mescolandoli al burro e al cioccolato precedentemente sciolti a bagnomaria. Amalgamate bene gli ingredienti e versate il composto all'interno di uno stampo ad anello ben imburrato avendo attenzione di distribuirne anche un poco nei bordi della teglia. Lasciatelo riposare in frigo e nel frattempo preparate il ripieno.
Fondete il cioccolato e il burro a bagnomaria e lasciateli raffreddare; in una terrina rompete le uova, aggiungete lo zucchero e montate insieme finché il composto risulterà chiaro e spumoso, unitevi la panna e infine il cioccolato fuso col burro. Versate il composto così ottenuto sulla base di biscotti e cuocete in forno a 180° per circa 45 minuti.
Lasciate che il dolce si raffreddi totalmente prima di sformarlo quindi con la panna fresca ben montata rivestitene la superficie e i lati, guarnite con grossi ciuffi di panna, posizionatevi i biscotti Oreo come la vostra fantasia suggerisce e spolverizzate con abbondante cacao amaro.

E adesso non esitate ad immergervi in questo golosissimo bagno di fango
Con questa ricetta partecipo all'americanissimo contest di Caia
USA SWEET USA

mercoledì 26 ottobre 2011

POMODORI SECCHI "CHINI" E FRITTI


Questa è una ricetta della mia terra,della mia isola

ne contiene la sua linfa la sua generosità,

ne contiene il suo sole

il sale del suo mare,

le mani dei contadini,

la pazienza e la sapienza delle massaie,

gli odori di cucina buona e antica che aleggia nei vicoli,

la foto di una famiglia riunita attorno alla tavola

imbandita di piccole e genuine bontà

tramandate di generazione in generazione

dalla mamma della nonna che le insegnò alla mamma

che oggi la insegna ai figli...ma non a me;perchè
perché non è in questo piccolo paesino che la mia mamma è nata

e non è in questo piccolo paesino che io sono cresciuta...
è perciò per me una ricetta d'adozione,
di una piccola e simpatica vecchietta
che con grande orgoglio e generosità me la volle insegnare,
quando una mattina il mio sguardo rimase catturato
da quel giardino adornato da tanti piccoli veli,
adagiati su innumerevoli metà di pomodori,
sembravano lunghissimi strascichi di spose su petali di rose;
-"dovranno seccare"-
così mi disse la piccola nonnina col suo sguardo furbo

e la sua voce rauca e genuina
e ci sedemmo e cominciò a raccontare del suo tempo trascorso a scrutare il cielo,
fiduciosa in una promessa del caldo sole di Agosto,

che baciasse e asciugasse quei rossi e saporiti frutti della terra
da poter poi conservare ed assaporare durante il freddo dell'inverno;
e giorno dopo giorno il cerimoniale era sempre lo stesso,
la vecchietta si affacciava, scrutava e sciorinava al sole i suoi piccoli gioielli rossi,
per lei preziosi come fossero coralli,
ma fino al calar del sole e non oltre ,
andavano poi riposti e nascosti al coperto
e protetti dall'umidità della notte.
Ma una mattina la scena fu diversa,
nel giardino vi erano pogiati solo lunghi raggi di sole ,
e l'aria odorava di un delizioso profumo di buona cucina
che prometteva un gran ricchezza di sapore...
dalla piccola finestra venne scostato un piccolo lembo di tenda
e apparvero i suoi occhietti celesti eccitati e contenti di vedermi
come se stesse ad attendermi,
mentre con le sue fragili dita rugose mi faceva cenno di entrare...
ecco ...avevo capito che per me c'era un serbo un dono,
un regalo particolare
un'antica ricetta da imparare e tramandare.
"Pomodori secchi "chini" e fritti"
Ingredienti per 4 persone
200 g di pomodori secchi
150 g di mollica di pane raffermo
50 g di pecorino grattugiato
1/2 cucchiaio di capperi sotto sale
1 spicchio di aglio
4 cucchiai di olio evo
1 cucchiaio di passata di pomodoro
1 mazzetto di prezzemolo
pepe q.b.
una manciata di passolina (uva passa piccolissima)
una manciata di pinoli
Preparazione

Sbollentate i pomodori per pochissimi secondi in maniera che perdano il sale utilizzato per l'essiccazione e metteteli ad asciugare sopra un canovaccio pulito ed asciutto,grattugiate la mollica di pane e mescolatel con il pecorino,il trito di aglio e prezzemolo e una spolverata di pepe;unite i capperi sciacquati e sminuzzati, l'olio, la passata di pomodorola passolina e i pinoli e amalgamate bene il tutto.Quando il composto sarà ben legato formate con l'impasto delle piccole palline appiattite che andrete a posizionare su una metà dei pomodori comprendo poi con le altre metà. Ungete una padella con un velo di olio evo e friggete a fuoco dolceper pochi secondi da ambedue le parti.
Servite freddi decorati da un rametto di basilico che conferirà ulteriore aroma;
è un piatto che si conserva anche per qualche giorno
avendo l'accortezza di coprire l'intera porzione con l'olio
e ponendolo in frigorifero.

venerdì 21 ottobre 2011

UN WEEK END DA BRIVIDO E...UNA ZUCCA DI ZUCCA

Erano 3, almeno 3 le ragioni per il quale quella mattina avrei dovuto cominciare;

e se è vero che il 3 è il numero perfetto, non potevo esimermi dal procedere;

dico 3 per non voler esagerare ,

perché se cominciamo a sommare la gola, l'ingordigia...

beh,i numeri cominciano a lievitare!
Non che quando c'è da mettere le mani in pasta io mi faccia pregare,

ma in questo periodo avevano avuto la priorità

tante altre cose da fare e da non poter rimandare.

Però, motivo numero 1

stavolta mio figlio era stato determinato e anche un po' arrabbiato

nel ricordarmi che a una settimana dalla notte di Halloween ,

ancora nemmeno un biscottino era stato infornato;

daccordo, occorreva rimediare, anche perché,

motivo numero due

con la ricetta dei miei biscotti

c'era un simpatico contest a cui poter partecipare.

Motivo numero 3 ,

tenere il marmocchio impegnato nel prossimo fine settimana

che prevedeva freddo e niente sole,

almeno così i metereologi ci avevano fatto sapere...

e per quindi mettere a tacere la solita frase

"Mamma, non so che fare"

gli avrei proposto di aiutarmi a decorare .

"Zucche dolci di zucca""

Ingredienti per i biscotti alla zucca
250 g di polpa di zucca-1 bicchierino di liquore-all'arancia530 g di farina-170 g di burro-200 g di zucchero-1 uovo-la buccia grattugiata di 1 limoneDecorazione glassa arancione ottenuta mescolando 350 di zucchero a velo, 30 g di succo di limone, 30 g di zucchero a velo,colori alimentari in gelPreparazioneDopo aver lessato la zucca in poca acqua, lasciatela colare bene e trasferitela in una casseruola con 50 g di zucchero e il liquoreponendola ad asciugare su un fornello per circa 1o minuti, quindi trasformatela in purea;Dopo che l'avete fatta raffreddare,impastatela con tutti gli altri ingredienti, formate un panetto e mettete a riposare in frigo per almeno 30 minuti.Stendete l'impasto con il mattarello e con l'apposito tagliapasta incidete i biscotti che cuocerete in forno a 180° per circa 20 minuti.Lasciate raffreddare su una gratella dopodiché decorate con la glassa e i colori alimentari a pennello,come mostrano le foto o a vostro piacimento.


Per il resto dei biscottini adoperate della pasta frolla alla vaniglia o al cacao

di cui potrete tranquillamente reperire la ricetta qui da me o in rete.

Si annunciava quindi un week end di paura tra fantasmi, pipistrelli e gatti neri (forse anche arancioni)...per fuggire da tutto ciò, potevamo soltanto confidare in una magnifica zucca che si trasformasse in carrozza, per aiutarci a scappare.


Con i miei biscotti alla zucca partecipo al contest carinissimo di "Sulemaniche"

mercoledì 19 ottobre 2011

L'INCOMPRESO...Bignè farciti di gelato al grana

Incompreso...quella che sto per raccontarvi

è la storia di un antipasto incompreso.

L'accoglienza al nostro arrivo era stata spontanea e calorosa,
tutto lasciava presagiare che avremmo trascoro una piacevole serata;
i padroni di casa ci avevano aiutati a sbarazzarci dei nostri soprabiti
e di quanto avessimo in mano,
compreso il pacchetto che conteneva il mio contributo per la cena di quella sera...
beh si, perché ultimamente parecchi inviti funzionano così,
ognuno cucina qualcosa per collaborare nel da farsi con la padrona di casa;
"Bignè con gelato al grana" esclamai prima di porgere il fagotto,
dopodiché vidi sparire la simpatica donna oltre la porta della cucina,
ma non prima che mi dicesse
-"Bene, allora ripongo in congelatore!"
La precauzione mi era parsa esagerata
ma per non apparire scortese tenni per me tale considerazione
decidendo di seguire mio marito per andarmi ad unire al resto della compagnia.
Il tavolo del buffet era colmo di bontà di ogni tipo...
unici assenti i miei bignè.
Il tempo passava, la cena si consumava
e loro non arrivavano
Non sapevo se ritenermi offesa, snobbata o semplicemente dimenticata ...
optai per l'ultima motivazione,
con molta probabilità i miei bignè giacevano dimenticati
al freddo e al gelo di un congelatore,
ma preferii tacere per non apparire colei che vuole ostentare le proprie capacità culinarie
obbligandone la degustazione.
Si era ormai giunti al dessert quando la situazione mi parve del tutto chiara,
In quel momento la nostra simpatica ospite stava facendo ingresso
con fare trionfale pronta ad esclamare:
"Signori, eccovi il dolce"!!!
mentre dal vassoio facevano capolino i miei piccoli bocconcini.
Ma no, no, c'era stata un incomprensione!!!
E' vero che fosse un bignè
è vero che fosse farcito con del gelato
ma si trattava comunque di un pasticcino salato.

"Bignè farciti di gelato al grana"


Ingredienti
Per i bignè utilizzate la ricetta che vi riesce meglio o acquistate quelli già pronti
Per il gelato
300 g di formaggio grana grattugiato
500 g di panna
1 uovo
sale
pepe
Per definire
gelatina neutra
foglioline di timo fresco
Versate in un tegame il formaggio, la panna, il sale e il pepe e cuocete lentamente a bagnomaria mescolando con una frusta in maniera che il formaggio si sciolga e il composto monti bene.
Togliete dal fuoco e setacciate la crema.Dopo che si sarà raffreddata versatela in una gelatiera e procedete alla maniera in cui si fa un comune gelato.
Una volta pronto tenere nel congelatore fino a poco prima di farcire i vostri bignè e servite dopo aver glassato con gelatina neutra e decorato con foglioline di timo fresco.
Concludendo,
accadde che tra risate, frasi di scuse e sguardi imbarazzati,
anche se serviti insieme al dolce, e pur essendo salati
i miei bignè furono ugualmente divorati.

martedì 18 ottobre 2011

E PER CENA...UNA ROSA-Gelatina di mirtilli e pompelo rosa





Quella sera durante la cena il mio sguardo era concentrato sul grande orologio da parete,

mentre con la mente contavo i minuti che passavano,
neanche fosse il 31 dicembre per brindare al Capodanno.

La verità è che non sempre in qualche amicizia, o meglio dire conoscenza, se lui risulta molto simpatico a tuo marito, lo stesso vale per te con la lei.

Ecco, in quella circostanza era proprio così;

per quanto mi sforzassi di intrattenermi gradevolmente con la tizia in questione,

questa continuava a comportarsi e atteggiarsi in maniera tale

da risultarmi insopportabile e poco digeribile,

avrei dovuto fare attenzione a non mangiare troppo!!

Era forse per questo che incalzavo con la sostituzione delle portate in tavola

sperando di rendere meno breve il tempo da trascorrere insieme;

cafona, lo so, mi stavo comportando da cafona,

lo capivo dalle occhiate discordanti di mio marito

ma non so cosa avrei dato perchè quella serata

trascorresse il più in fretta possibile

Nulla, non vi era proprio nulla in comune tra noi...

così mentre la guardavo fingendomi interessata alle sue ca...ops, cavolate ,

cominciai a divertirmi improvvisando nella mia testa un piccolo giochetto.

Se fosse...

Se fosse stata un mese...beh sicuramente Novembre,

monotono , buio e opprimente come la sua presenza;

Se fosse stato un colore...grigio, assolutamente grigio chiuso

come il suo sguardo, come il suo modo di porsi...direi anche di abbigliarsi,

anche se, a giudicare dall'abitino che indossava,

la simpaticona si spendeva addosso più di qualche soldino ;

Se fosse stato un metallo...sicuramente ferro arrugginito e male odorante

in onore alla nicotina aggrappata alle sue dita e ai suoi i suoi denti;

Se fosse stato un animale...un pipistrello, di certo un pipistrello,

stridulo, cavernicolo e raccapricciante... di quelli che ti si attaccano in testa.

Se fosse stato un dolce...qua non c'erano dubbi, ovviamente una gelatina,

molliccia e traballante, tale e quale al suo fisico notevolmente cascante,

sebbene con questo paragone io fossi stata parecchio generosa

paragonandola involontariamente a una magnifica rosa.


"Gelatina di mirtilli e pompelmo rosa"

Ingredienti per 4 porzioni

1 pompelmo rosa

12 g di gelatina in fogli

5 dl di succo di mirtilli rossi

3 o 4 cucchiai di Bitter Campari

4 cucchiai di zucchero semolato

qualche fogliolina di menta per guarnire

Preparazione

Spremete il pompelmo rosa raccogliendo il succo in una ciotola.Mettete a bagno la gelatina in acqua fredda lasciandola ammorbidire quindi strizzatela e mettetela da parte.In una piccola casseruola mettete il succo del pompelmo, quello dei mirtilli e il Bitter Campari (dovrete ottenere più o meno 6 dl di liquido, diversamente aggiungete altro bitter).Ponete sul fuoco a scaldare e aggiungete lo zucchero mescolando finchè si scioglie. Togliete dal fuoco e aggiungete la gelatina avendo cura di farla sciogliere ben bene.Lascate intiepidire il tutto, versate negli appositi stampi e mettete a sassodare in frigo per almeno 4 ore.

Prima di servire inserite lo stampo della gelatina in acqua calda per qualche secondo. Sformate il dolce su un piattino da dessert e decoratelo con qualche fogliolina di menta fresca.


Con la mia rosa partecipo al bellissimo contest di Fujiko di "La ricetta della felicità"

ma non prima di avergliela virtualmente donata in occasione dei suoi primi anta.

venerdì 14 ottobre 2011

...E COME SE NON BASTASSE...TI PESTO !!!


A proposito di ciò, devo essere sincera,
per quanto fossi certa di avergliela fatta pagare
qualcosa mi faceva pensare che non bastasse;
non ero riuscita a gustarmi fino in fondo la vendetta ,
anche se assaporata fetta per fetta ,
sentivo che la fase finale andava ancora fatta.
Così tornai in cucina e dirigendomi con determinazione verso l'ortaggio in questione
presi definitivamente la mia decisione...
se il giorno precedente l'avevo affettato oggi l'avrei pestato.
"Pesto di zucchine e frutta secca"
Ingredienti
3 zucchine fresche
un pugno di parmigiano grattugiato
un pugno di pecorino fresco grattugiato
una manciata di pinoli
una manciata di mandorle spellate
qualche noce del Brasile
olio evo q.b.
qualche fogliolina di basilico
1 spicchio di aglio
sale e pepe q.b
Preparazione
Semplice, ponete tutti gli ingredienti debitamente puliti e tagliati all'interno di un mixer
e frullate fino a quando il vostro pesto raggiungerà la consistenza desiderata.
Ottimo per condire la pasta o da spalmare su tartine o bruschette.

E quella sera spaghettata di mezzanotte,
io mio marito e le famose amichette,
armate di forchette per la grande abbuffata
della zucchina di mio marito ormai frullata ah,ah,ah.

E' chiaro che con questi racconti mi sono voluta divertire, ma come si suol dire
"Uomo avvisato, mezzo salvato"

giovedì 13 ottobre 2011

VENTAGLIO DI CARPACCIO DI ZUCCHINA...DI MIO MARITO!


Oggi meno poesia e più ironia,anche perchè,
a giudicare dal titolo che potrebbe risultare un pò ambiguo,
adesso vi spiego.
Durante l'estate appena trascorsa ,
stagione in cui l'orticello di casa nostra è stato abbondantemente generoso,
mio marito oltre a dedicarsi alla coltivazione,
si è dedicato anche ad elargire alla maggior parte delle mie amiche,
le sue zucchine.
Per ogni zucchina,
un 'epressione di stupore seguita da aprrezzamenti
sulle dimensioni, la turgidità e , a ortaggio consumato, l'infinita bontà.
E lui la a pavoneggiarsi e gonfiarsi come un gallo in mezzo al pollaio.
Potevo secondo voi rimanere indifferente a quanto si consumava nel mio focolare domestico?
E no caro mio, io la tua zucchina te la faccio a fette!!!
E siccomme a Palermo c'è un detto popolare che dice
"Ci vuonno l'agghi pì vicini" (ci vuole l'aglio per i vicini)
per fare intendere che sappiamo anche pizzicare e difenderci
, io, accanto alle fette della sua zucchina,
ci metto anche un delizioso spicchio di aglio,
sempre del mio orticello,
giovane, giovane, dal sapore deciso e dall'incantevole rosa perlato.
"Ventaglio di Carpaccio di Zucchine"
Ingredienti per quattro persone:
4 zucchine medie
2 limoni freschi
2 cucchiai di olio extravergine ,
qualche fogliolina di menta
1 spicchio d'aglio
sale e pepe q.b.
Procedimento:
Lavate, asciugate le zucchine e tagliatele a fettine sottilissime e poggiatele delicatamente all’interno di una pirofila. Separatamente preparate un battuto composto di olio e limone e con questo irrorate ogni strato di zucchine aggiungendovi sale e pepe,la menta e l'aglio schiacciato. Lasciatele marinare per tre ore in frigo e servite con piccole decorazioni e l'accompagnamento di qualche altra erbetta.
Con questo ventaglio, partecipo all'originalissimo contest della Fata Golosa

mercoledì 12 ottobre 2011

BICCHIERINI DI PUREA DI MELANZANE CON BRONUISE DI CILIEGINO

C'era ancora il profumo del caffè nella mia cucina quella mattina ,

ma la casa era nuovamente immersa nel silenzio ad eccezzione del "ronf ronf"

delle fusa del mio gatto, contento e soddisfatto per l'abbondante colazione.

Amo assaporarmi la pace del mattino,

i ragazzi ormai avrebbero dovuto essere accomodati nei loro banchi di scuola

e mio marito, superati i 13 chilometri di autostrada

avrebbe dovuto già trovarsi nel caos del suo ufficio.
Acchiappai il mio bicchiere di spremuta di pompelmo e qualche biscotto

dirigendomi verso i gradini del mio giardino

dove ero solita sedermi prima di dedicarmi agli impegni quotidiani.

Provai un brivido di freddo al contatto con il marmo

ma rimasi ugualmente seduta ad osservare il cielo ancora colmo di nuvole,

che rendevano la luce di quel giorno particolarmente buia,

forse per questo gli uccelli non avevano cominciato a cantare.

La pioggia notturna aveva raffreddato la temperatura

e riempito l'aria di un gradevolissimo odore di muschio e terra bagnata,

Guardai l'orto del nostro giardino ormai vuoto e sbiadito,

quasi monocromatico.

Pensai che era arrivato il momento di sostituire

le piantine estive con quelle dell'inverno.

Già l'inverno...mi strinsi nelle spalle pensando che sarebbe stato meglio rientrare,

diedi un ultimo sguardo oltre il prato e fu allora che scorsi

alcune chiazze colorate tra le foglie dell'orto ormai rade;

come piccoli spruzzi di colore nella tavolozza di un pittore,

eccole lì le piccole temerarie, ostinate a sfidare la legge di natura...

3 piccole melanzane adornate da timidi fiori di un viola sorprendente...

talmente piccole da non saperci che fare,

anche se però a volerci riflettere in un piccolo bicchierino ci potevano entrare;

proprio quei graziosissimi bicchierini in vetro

che mi erano tanti piaciuti in occasione di quella cena in quell'accogliente locale...

tanto accogliente da farmi superare ogni imbarazzo nel domandarne uno,

soltanto uno in regalo,

"Bicchierini di purea di melanzane con bronuise di ciliegino"

Ingredienti per 6 porzioni
500 g di melanzane

6 pomodorini ciliegino

75 ml di yogurt greco

75 ml di panna da cucina

2 spicchi d'aglio

menta

olio evo

sale

Preparazione

Cuocete le melanzane divise a metà in forno a 180° per circa 1 ora.Lasciate raffreddare, sbucciatele e mettete la polpa nel mixer frullando insieme allo yogurt, alla panna, 1 spicchio d'aglio, la menta e il sale.Mettete questo composto in frigo fino al momento di servire.Preparate adesso una bronuise di ciliegino tagliandolo a piccoli cubetti e mettendolo ad insaporire sul fuoco con un filo di olio e uno spicchio di aglio lasciato intero che poi andrà tolto.

Subito prima di portare in tavola dividete la purea nei bicchierini

aggiungendovi la bronuise e qualche fogliolina di menta .


Con questo post partecipo al contest di Tina del blog "Le ricette di Tina"





martedì 11 ottobre 2011

UN VIAGGIO PER RITROVARMI E ...RIECCOMI QUA CON UNA CREMA DA GRAN GALA'



Dalla grande finestra di vetro la vista spaziava sull'oceano Atlantico in tempesta,
per fortuna ero a bordo di una nave di 103.ooo tonnellate e la cosa mi procurava un certo sollievo.



Un viaggio...così mi ero detta,
-si forse un viaggio è quello che mi ci vuole, mi aiuterà ad allontanarmi dagli ultimi eventi tristi, ci sono alcune ferite che fanno ancora male, devo ritrovarmi, mettere ordine nei miei pensieri per poterle curare!-



Osservavo quel mare in tumulto come se vedessi riflessa la mia immagine
su uno specchio infinito
lo stesso tumulto l'avevo io nell'animo.
I lussuosi saloni che mi circondavano erano deserti,probabilmente con il mare forza 8
la maggior parte dei viaggiatori aveva preferito andarsi a rifugiare nelle proprie cabine;
di rado si sentiva qualche passo felpato muoversi barcollante
sulla morbida moquette color" rosa di Francia".
Dagli altoparlanti, una voce femminile, gentile e rassicurante
annunciava a nome del comandante, che la nave viaggiava nella massima sicurezza
e che nelle prime ore dell'alba ci saremmo lasciati quella bufera alle spalle ...
ci attendeva un porto tranquillo e sicuro...già, tranquillo e sicuro, proprio ciò di cui avevo bisogno.Un piccolo crampo allo stomaco mi ricordava che ero digiuna, ma probabilmente in quella circostanza sarebbe stato meglio mandar giù soltanto qualche grissinoe dirigermi anch'io nella mia confortante camera in attesa del sonno.La mattina seguente la promessa era stata mantenuta, un sole delicato baciava il ponte della nave
che con fare sinuoso si apprestava ad entrare nel porto di Santiago de Compostelaimportantissima meta di cristiani che da innumerevoli anni
approdano in quel luogo dopo un lungo e significativo cammino spirituale .Che non fosse una coincidenza che tutto questo stesse accadendo proprio in quel luogo sacro,era anche questo il mio cammino?(clicca qui se vuoi saperne di più)



Una vaga sensazione di benessere e pace mi invadeva,
quella notte tra il sonno e la veglia, qualcosa, non so se un sogno o la mia coscienza, mi aveva suggerito che non serve scappare, scappare è segno di viltà.
Adesso dovevo andare avanti,
insistere nelle mie ambizioni e nei miei desideri...
la solitudine è un giardino arido dove nulla può spuntare. Adesso lo sapevo, al mio rientro avrei ripreso da dove avevo interrotto
con più convinzione e determinatezza."Dopo la visita andremo a ristorarci all'interno di un lussuoso albergo, residenza estiva di tutti i re cattolici di Spagna,



dove potrete assaporare una cucina delicata e raffinata a base di pesce, frutti di mare e crostacei, di cui questa regione ne vanta una delle più grandi produzioni" -
ci stava anticipando con il suo accento spagnolola gentile ragazza che ci faceva da guidain quell'affascinante luogo di culto e pellegrinaggio.
Vero, verissimo, un vero carosello di bontà,e il piatto che vi propongo oggi è da quel menù fedelmente copiato.
"Crema di crostacei in tazza" Ingredienti per 4 porzioni



1,5 KG di crostacei misti (astice, gambero, granchio), 2 grosse noci di burro,un dl di cognac,un misto di carote, sedano e cipolla,qualche foglia di alloro,1 litro circa di brodo di pesce,1 bicchiere di salsa di pomodoro,2 cucchiai di amido di mais,1 vasetto di yogurt al naturale,sale e pepe q.b.

Preparazione
Pulite gli ortaggi, tagliateli a dadini e metteteli a soffriggere in un tegame con una delle noci di burro e l'alloro,quindi unite i crostacei, spruzzate con il cognac e lasciate evaporare e insaporire. Adesso lasciate raffreddare i crostacei che estrarrete dal guscio tagliandoli a pezzi e riponete i gusci nel precedente tegame con le verdure.
Intanto per la vellutata fate sciogliere il burro rimasto in un pentolino,unite l'amido di mais e diluitelo poco per volta con la metà del brodo di pesce caldo lasciando cuocere a fuoco bassissimo affinché si addensi;fatto ciò versate nel precedente tegame contenente le verdure e i gusci,unite un pizzico di sale e lasciate cuocere per un quarto d'ora circa prima di togliere dal fuoco e setacciare il tutto che raccoglierete in un altro tegame.Unite la salsa di pomodoro ,la polpa di craostacei precedentemente frullata e il rimanente brodo di pescelasciando cuocere ancora per altri 15 minuti a fuoco lentissimo,avendo cura di mescolare frequentemente ed infine unite lo yogurt, modificando se occorre di sale e pepe.Servite ben caldo nelle apposite tazze precedentemente intiepidite.

Stanca e appagata, adesso passeggiavo nel molo stringendo in un tenero intreccio la mano calda e rassicurante di mio marito
l'acqua nella baia aveva riflessi oleosi, mentre il cielo si tingeva di pennellate color fuoco... forse anche per questo mi sentivo riscaldare il cuore,mentre la nave si preparava a salpare... ero pronta per tornare.



Con questo post partecipo al 1° contest della simpatica Fabiola del blog "Olio e Aceto"