mercoledì 30 dicembre 2009

DEDICATO A VOI TUTTI!!!

(Immagine presa dal web)

FELICE ANNO NUOVO!!!

sabato 26 dicembre 2009

TORTA "BIANCO NATALE"


Chiacchiere, risa, sguardi, ricordi...
rumore di stoviglie, riunioni di famiglie!

E via via è arrivato il momento tanto atteso...
si attende il dolce,
degna conclusione del pranzo di Natale.

E qua c'è da impegnarsi più del normale,
anche perché stavolta la concorrenza è spietata
e bisogna competere con profumati pandoro innevati di zucchero a velo,
soffici panettoni puntellati di uvetta e frutta candita,
croccanti torroni incastonati di mandorle.

Bisogna puntare oltre che sul sapore anche sull'effetto sorpresa,
giocando con decorazioni che aggiungano eleganza e colore,
proponendo e creando la magica atmosfera del Natale.

Per questo ho pensato a questa torta che ho chiamato

Torta Bianco Natale


Procedimento
Per prepararla bisogna realizzare un pan di Spagna
(fate la ricetta che vi riesce meglio)
che andrà tagliato in tre strati
che verranno imbevuti con del liquore all'amaretto.
Quindi si farcirà ogni strato nonché l'ultimo,
nella parte superiore,
con della crema di ricotta fatta mescolando assieme
500 g di ricotta di pecora e 250 g di zucchero a velo
a cui si uniranno delle gocce di cioccolato.

Preparatevi quindi del cioccolato plastico bianco
da dove dovrete ricavare delle stelle di diverse dimensioni,
nonché soggetti decorativi come vischio e stelle di ghiaccio
che andranno colorati con i colori alimentari.

Ponete quindi le decorazioni sulla torta dove,
per ultimo,
inserirete al centro una candelina rossa
che andrà accesa al momento di servire
per creare l'atmosfera e...
per stupire!

martedì 22 dicembre 2009

LA NOTTE DI NATALE...



La notte di Natale
è nato un Bambino
che avrebbe cambiato la storia di tutta l'umanità,
e che avrebbe compiuto il più grande atto d'Amore...

dare la Vita per gli Altri

Ho voluto interpretare la magia di questo evento
in queste due torte che ho chiamato appunto
"Notte di Natale"



Per realizzarle ho usato uno stampo a stella
dove ho cotto questo impasto
decorato successivamente con soggetti realizzati
in ghiaccia reale e pasta di zucchero.

La notte di Natale nasceva GESÙ'




e con queste parole momentaneamente
mi congedo da tutti voi
augurandovi un Santo Natale!

martedì 15 dicembre 2009

I FICHI SECCHI AL CIOCCOLATO DELL'ALBERO NATALE



Se devo essere sincera a me i fichi non piacciono proprio ,
tanto meno quelli secchi ,
ma guai,
dico guai a chi mi tocca il mio caro amico albero Natale.
E' un albero di fichi che è cresciuto con me,
piantato nel giardino di un vecchio zio che ogni estate ne raccoglieva qualcuno
che metteva il bella posa all'interno di un cestino di paglia
rivestito di foglie di fico,
e con espressione di massimo orgoglio
ce li donava a tutti noi bimbi.
Io li, tutte le volte, a dire
"Zio, grazie, ma sai che a me non piacciono i fichi"

Non l'avessi mai detto.
Adesso capisco che per lui quello era un affronto...
forse avrebbe preferito una sberla piuttosto che quella frase.

Ad ogni modo,
dal mio amico albero
venivano raccolti anche i frutti
con il quale si facevano le collane destinate alle donne di casa...
no...non da indossare,
ma da adoperare,
una volta secche,
per la preparazione della farcia dei buccellati
e di questi sublimi fichi al cioccolato di cui vi parlo oggi.

Perché è proprio strano che ,
malgrado io non ami i fichi,
questi così fatti li trovo irresistibili.



Insomma, sin da allora avevo realizzato che la missione di questo albero
nella nostra famiglia,
era quella di produrre i frutti per il periodo delle feste di Natale...
e allora, perché non dare a questo caro amico questo nome?

E' così che il fico fu battezzato Natale.

"Fichi secchi al cioccolato fondente"



Ingredienti per 20 pz
Fichi secchi
cioccolato fondente 175 g
granella di pistacchio q.b.

Preparazione
Fondere il cioccolato all'interno del forno a microonde o a bagnomaria,
quindi tuffarci i fichi secchi, scolarli del cioccolato in eccesso
e porli all'interno di piccoli pirottini.
Spolverizzare con granella di pistacchi
e lasciare indurire a temperatura ambiente
(vedi sequenza fotografica).
Anche questa, oltre che un' ottima idea da divorare
è un' ottima idea da regalare.

martedì 8 dicembre 2009

POSSO OFFRIRVI UN MORSO DI LIMONCELLO?


Già, proprio così, avete letto bene...
non ho scritto un sorso ma un morso di limoncello,
giusto per brindare con un tocco di ebrezza leggermente alcolica
all'inizio di queste meravigliose feste ubricandoci di

"Caramelle gelèe al limoncello"

Ingredienti
12 g di gelatina in fogli
200 g di zucchero
2 cucchiai di succo di limone
100 ml di liquore al limoncello
acqua q.b.

Preparazione
Ponete ad ammollare i fogli di gelatina in un recipiente con l’acqua.
Nel frattempo incorporate allo zucchero il liquore al limoncello e il succo di limone.
Mettete il composto ottenuto a bollire in un pentolino
e raggiunto il bollore, lasciate cuocere per 5 minuti
mescolando ininterrottamente.
Adesso, dopo averli strizzati bene,
introducete anche i fogli di gelatina nel pentolino con il precedente composto
e mescolate fino a quando si saranno sciolti completamente.

Fatto ciò procedete nel versare il liquido ottenuto
all'interno di alcuni stampini o pirottini

(vedi sequenza fotografica)
che porrete in frigo ad addensare per almeno mezza giornata.


Sformate quindi le vostre gelatine con molta delicatezza
e passatele nello zucchero.


Ovviamente potrete realizzare le vostre caramelle in svariati gusti;
basterà sostituire al limoncello dell'altro liquore,
oppure, se saranno destinate ai vostri bimbi,
potrete adoperare il succo di frutta che più gradiscono.

Anche questa risulta una simpatica idea
per arricchire le vostre confezioni regalo per questo periodo.

lunedì 7 dicembre 2009

VI MANDO TANTI BACI...MA DI NOCI!!!


Se provo ad immaginarvi in questi giorni ,
vedo ciascuna di voi impegnata ed indaffarata,
ognuna all'interno delle vostre accoglienti cucine
a preparare e confezionare qualcosa che possa addolcire il palato
di amici e conoscenti a cui donare un piccolo pensiero
in augurio di queste feste.
E allora ho pensato di venirvi in aiuto proponendovi l'idea
di questi deliziosi bocconi da realizzare in poco tempo
e che inoltre hanno il grande vantaggio di mantenersi
morbidi e appetitosiper parecchi giorni
e prestarsi alla realizzazione di piccoli pacchetti dono.

Si, si ...cominciamo con questi,
ma prometto che ve ne suggerirò degli altri;
intanto vi invio i miei

"Baci di noci"

Ingredienti
Pasta Reale q.b.
gherigli di noci q.b.
frutta candita q.b.

Preparazione
Dopo esservi preparato un panetto di pasta reale
con la ricetta che vi ho segnalato in questo post,
(nel caso aveste fretta, potete acquistare i panetti di marzapane già pronto)
realizzate delle piccole palline
che dovrete schiacciare da entrambi i lati
con due gherigli di noci interi.
Fatto ciò,
ponete il dolcetto in un pirottino che lo contenga
e decorate con piccoli spicchi di frutta candita.

Per mantenerli morbidi basterà conservarli in un contenitore ermetico,
una scatola di latta
oppure in un vassoio
avvolti con carta cellophane per alimenti.


Allora...che ne dite dei miei baci,
non vi sembrano dolci e saporiti??!!

martedì 1 dicembre 2009

SUA MAESTA' "IL BUCCELLATO"



Per me era ovvio che ad aprire questo magico Dicembre,
pieno di promesse festose e succulente,
fosse proprio lui,
il re delle tavole natalizie siciliane;
perché è così che questo dolce viene considerato da noi isolani,
sarà per la sua forma molto simile alla corona di un sovrano
tempestata di gemme di frutta candita ,
o sarà per la ricchezza e lo sfarzo degli ingredienti che contiene...
un vero e proprio tripudio di aromi, frutta secca, uvetta
tra cui fanno da protagonisti i fichi secchi ,
precedentemente asciugati al sole di Sicilia e infilzati in lunghi spiedi di canne
per poi essere impiegati anche nella realizzazione di questo dolce.

Ed è proprio in questo periodo che "U Cucciddàtu"
si mette in mostra nelle vetrine delle pasticcerie siciliane ,
poiché il rito vuole che si cominci a consumare l'8 dicembre,
giorno dell'Immacolata, e primo giorno delle festività dicembrine.

Ma è anche vero che in parecchie case siciliane , le donne si riuniscono nei freddi pomeriggi di dicembre
dedicandosi alla preparazione di questa ciambella
da regalare e conservare per i giorni di festa.

Anche io, sin da piccina, mi intrufolavo in cucina insieme a zie, nonne e amiche, stordita da una tale quantità di odori e colori, e stavo ad affascinata e silenziosa
le fasi di questa laboriosa ricetta ;
anno dopo anno arricchivo le mie nozioni
e la mia capacità nel realizzare tale bontà
tanto che oggi, come allora,
e ogni anno in questo periodo
nella mia cucina si ripete questo magico rituale che vi voglio insegnare.

"Il Buccellato"

Ingredienti per la pasta frolla
500 g di farina "00"
200 g di latte
200 g di zucchero
200 g di strutto
la buccia di un limone grattugiata
2 g di ammoniaca
4 uova
Ingredienti per il ripieno
300 g di conserva di frutta (io adopero quella di mandarino)
100 g di uva passa
200 g di fichi secchi tritati
50 g di nocciole tritate
50 g di mandorle tostate spellate e spezzettate
100 g di buccia di arancia candita
200 g di noci spezzettata
1 chiodo di garofano pestato
200 g di cioccolato a pezzetti
cannella macinata q.b.
liquore marsala 1 bicchiere
Per definire e decorare
1 uovo per pennellare prima di infornare
granella di pistacchi q.b.
gelatina di frutta
frutta candita assortita
Preparazione
Unire alla conserva il resto degli ingredienti,
tranne il cioccolato,
porre in un tegame, versare il liquore e mettere sul fuoco mescolando
finché il marsala non sfumi.
Quando raffredda unire il cioccolato a pezzi.

Preparare con la farina, lo zucchero, lo strutto, la buccia del limone , l'ammoniaca, il latte e le uova, la pasta frolla.
Spolverare il tavolo da lavoro con farina e stendere la pasta
fino a formare un rettangolo fine.
Porvi dentro il ripieno preparato precedentemente
e arrotolare la pasta su sé stessa dandole la forma di una ciambella.
Spennellare con uovo battuto e porre a cuocere in forno a 200°C.
Fare raffreddare, lucidare con gelatina di frutta e
decorare con frutta candita e granella di pistacchi.

E' possibile realizzare questo dolce anche in piccole porzioni
dette "Buccellatini";
basterà non dare la forma di ciambella
ma piuttosto tagliare la pasta già riempita,
in piccolo tocchetti come mostra la foto sotto.
Saranno più comodi da conservare o...
da mangiare in un solo boccone!!!

domenica 29 novembre 2009

GLI ANELLETTI 'O FURNU DI NONNA CETTINA e...ricordi di bambina.



Che felicità la Domenica...

mi rivedo bambina, eccitata ed impaziente di recarmi a casa di nonna Cettina

per godermi le sue attenzioni affettuose e le sue prelibatezze.

Che meraviglia svegliarmi al mattino con la consapevolezza
che quella sarebbe stata una giornata diversa , particolare;
sin dalle prime ore del girno tutto si svolgeva con azioni e gesti
ormai a me noti e ben precisi.

Il rubinetto che scrosciava allegramente mentre riempiva la vasca da bagno, profumata e colma di acqua schiumosa fino all'orlo,
dove mi immergevo volentieri per rilassarmi e profumarmi
per quello che sarebbe stato un giorno speciale;
subito dopo asciutta e cosparsa di borotalco,
quasi come un merluzzo pronto da friggere,
indossavo il vestito buono della festa,
rubavo al volo un pugno di biscotti da sopra il tavolo della cucina,
un bacio a mamma
e di corsa in chiesa a pregare e cantare
fino al fatidico momento in cui,
a bordo della vecchia "Giulia 1300" di papà
percorrevamo le vie della città per raggiungere casa di nonna.

Per tutto il tragitto stavo col fiato sospeso,
finché intravedevo le persiane verdi del palazzo di Via
S. La Franca da dove,
dopo aver scostato delicatamente la tenda candida di lino bianco ricamato,
faceva capolino il volto sorridente di nonna .

Quanto calore e quanto amore in quel sorriso!

Salivo i gradini a tre alla volta
mentre lungo la tromba delle scale
mi giungeva l'odore della cucina, dei broccoli a pastetta, dei carciofi fritti e del sugo dove già da diverse ore bollivano i tocchi di manzo e di maiale
e che sarebbe servito a condire
"'a pasta 'o furnu" di nonna Cettina.

Non vi era Domenica o ricorrenza
in cui suoi anelletti non facessero da protagonista di quel succulento pranzo.

Oggi insieme al tenero ricordo di quella donna a me tanto cara
mi è rimasta anche questa antica ricetta,
che anche se con qualche rivisitazione,
ovvero,
per il ragù non uso più la carne in tocchi ma adopero quella macinata e
piuttosto che cuocerla in una grande teglia
amo fare dei piccolo timballi monoporzione ,
ha mantenuto il dolce e remoto sapore del
"piatto dei giorni di festa con nonna".

"Timballetti di anelletti al forno"

Ingredienti
anelletti g 500
carne trita mista di manzo e maiale g 500
piselli sgusciati g 400
pecorino o parmigiano grattugiato g 100
primo sale o formaggio fresco g 300
1 cucchiaio di estratto di pomodoro
1 cipolla media
1 bicchiere di vino bianco secco
qualche foglia di basilico
sale e pepe q.b.

Inoltre io di mio aggiungo

2 nodi di salsiccia sbriciolata

alcune fette di melanzane fritte

Procedimento
Mettete un poco di olio in un tegame abbastanza capiente
e fatevi rosolare la cipolla tritata insieme alla carne macinatae la salsiccia sbriciolata, mescolate e dopo qualche minuto aggiungete il vino,
fatelo evaporare e unite l'estratto sciolto in acqua calda.
Dopo circa mezz'ora di cottura aggiungete i piselli
lasciando cuocere per altri 20 minuti.

Appena il ragù sarà cotto filtratene la parte liquida mettendola da parte.

Mettete a cuocere la pasta scolandola piuttosto al dente e quindi,
riversatela all'interno dello stessa pentola di cottura
e conditela con una parte del sugo e abbondante formaggio grattugiato.

A questo punto ungete dei pirottini di alluminio
(o una teglia grande)
spolverateli di pangrattato e sistematevi uno strato di pasta
che coprirete con uno strato di ragù e delle fettine di primo sale e

delle fette di melanzane fritte
procedendo così fino ad esaurimento degli ingredienti
terminando con l'utimo strato di ragù
spolverizzato di formaggio grattugiato e pangrattato.

Mettete in forno a 180°C per circa 20 minuti
facendo gratinare leggermente la superficie

Portate in tavola, assaggiate e...
vedrete che festa!!!

mercoledì 25 novembre 2009

TARTUFI DI POLLO IN CROSTA DI CEREALI...di Luisanna.


Riflettevo su quanto sia sorprendente il fatto che
pur rimanendo comodamente all'interno della mia confortevole casetta, giornalmente riesco a gestire un elevato numerodi appuntamenti,
alla quale mi presento sempre con la massima puntualità
incontrandomi con un mucchio di cari amici.
Certo, non che arrivino tutti insieme!!!
Si alternano con ordine e compostezza...
a volte purtroppo ,
mi tocca dover scegliere la compagnia dell'uno piuttosto che dell'altro,
e qui devo ammettere che la scelta si fa difficile.

Ci sono Laura, Luca, Valentina, Nigella, Maurizio,Max, Luisanna e la Giannina
e tanti altri ancora che mi permettono di
svagarmi, apprendere, sorprendermi e sorridere assieme a loro
e poiiiiiiii, con molta calma,
sperimentare quanto da loro suggerito.

Ovviamente mi riferisco a tutti quei simpatici personaggi
che popolano determinate trasmissioni televisive,
che pur essendo prettamente basate su argomentazioni gastronomiche,
lo fanno in maniera divertente e coinvolgente.

La ricetta che ho preparato oggi
l'ho adocchiata durante una puntata di "Il club delle Cuoche",
programma della tv satellitare,
dove Luisanna Messeri,
che io ammiro molto per la solarità e spontaneità,
oltre che per la bravura nel settore
ha preparato queste deliziose polpette,
a cui io mi sono permessa di sostituire qualche ingrediente
(in quanto era ciò che avevo in casa)
e ribattezzandole

"Tartufi di pollo in crosta di cereali"
Ingredienti
250 g di pollo a tocchetti (io ho utilizzato la stessa quantità di fesa di tacchino)
2 nodi di salsiccia di maiale (io ho utilizzato 4 salamini mini stagionati)
2 patate belle grandi
2 uova intere
sale e pepe q.b.
una scodella colma di fiocchi di mais (io ho utilizzato i cereali integrali)
inoltre io ho aggiunto
1 piccolo spicchio di aglio
qualche fogliolina di basilico
una spruzzata di curry
Procedimento

Mentre mettete a bollire le patate,
frullate i tocchetti di pollo insieme ai nodi di salsiccia fino a renderli ben tritati.
Appena le patate saranno cotte ,
schiacciatele con l'attrezzo adatto e unitele al composto di pollo e salsiccia
insieme a resto degli ingredienti
(escluso i fiocchi di mais).

Da questo impasto ricavate delle palline
che andrete a rotolare sui fiocchi di mais facendoli aderire ben bene,
quindi posizionate le polpette su una leccarda rivestita di carta forno,
o come ho fatto io,
direttamente all'interno di pirottini di carta
e lasciate cuocere in forno a 180°C per circa 30 minuti
o comunque finché non saranno ben cotti e dorati.

Serviteli adagiati sopra un vassoio da portata all'interno dei loro pirottini
e gustateli sia caldi che tiepidi;
sono molto saporiti e un'ottima soluzione per un pasto stuzzicante e fantasioso
che non prevede l'uso delle posate.

Detto ciò scappo...
sta per arrivare un altro caro amico.

venerdì 20 novembre 2009

LA MARGHERITA DELL'AMORE E...DEL SAPORE.


M'ama, non m'ama, m'ama...
chi di voi,
almeno una volta nella propria adolescenza
non si è lasciato tentare da questo rituale magico e affascinante
per interrogare i sentimenti della persona amata?!

Io qualche volta,
lo ammetto!
Bastava che vedessi una margherita
e inevitabilmente cedevo a questo gioco.

Ricordo che se la risposta era affermativa
immediatamente mi riempivo di sodisfazione,
se invece "non mi amava",
celavo la delusione con un
"ma si...del resto è solo un gioco",
ma sotto sotto mi rodeva un poco.

Oggi ci ho riprovato ,
ho rifatto il quesito dell'amore
ma con un nuovo sapore,
quello di una

"Margherita di pane alle patate e aglio"
Ricetta tratta dal libro "Fare il pane con la macchina del pane" di Cathy Ytak

Ingredienti (per una margherita da 750 g)
280 ml d'acqua
450 g di farina di tipo 00 o di tipo 1
40 g di purea di patate in fiocchi
2,5 cucchiaini di lievito madre disidratato
1,5 cucchiaini di sale
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di olio d'oliva all'aglio
1 cucchiaino di succo di limone
1 pizzico di noce moscata
Procedimento
Per realizzare questo pane ho utilizzato la mdp
(e ovvio che in mancanza di questa si può procedere tradizionalmente)
versando tutti gli ingredienti all'interno del suo cestello,
ma non prima di aver unito la farina ai fiocchi di patate,
quindi ho avviato il programma
adatto alla preparazione del pane e della pizza.

Non appena è terminatoil programma,
ho diviso la pasta in 9 piccole palle,
mettendone una al centro e le altre tutte intorno,
su una teglia,
abbastanza distanziate l'una dall'altra.
Lievitando e durante la cottura si salderanno
(vedi foto sotto).

Lasciate lievitare per altri 30 minuti,
e infornate in forno preriscaldato a 220°C per 25 minuti.

Tirate fuori il pane,
lasciatelo intiepidire prima di gustarlo in tutta la sua bontà.




Già che ci siete...
provate anche voi a chiedere se "vi ama"...
a me ha risposto di SI.

giovedì 19 novembre 2009

BRICIOLE D'ESTATE DAVANTI AL CAMINO!


Pensate che meraviglia,
magari fuori nevica,
ma sulla vostra tavola si sta sprigionando un intenso profumo d'estate.

E' possibile se avete appena sfornato
un soffice e gustoso pane al pesto come questo.

E' molto semplice da preparare
e si propone magnificamente in occasioni di buffet e cene impiedi
come quelle che ci attendono
in prossimità delle feste ormai alle porte.

Vi spiego come fare.

"Pane al pesto e frutta secca"

Io ho utilizzato inizialmente,
per la fase di impasto e lievitazione,
la mia macchina del pane,
seguendo il programma 11
che si riferisce alla preparazione della pasta lievitata.

Gli ingredienti che ho adoperato sono:
350 g di farina di semola rimacinata
200 ml di acqua
2 cucchiai colmi di pesto genovese
(possibilmente quello preparato da voi durante la scorsa estate)
1/2 panetto di lievito fresco (circa 12 g)
1 cucchiaino e mezzo di sale
1 cucchiaino di zucchero
40 g di mandorle spezzettate
40 g di pistacchi spezzettati.

Ho inserito tutti gli ingredienti dentro il cestello della mdp e avviato il procedimento.

Nel caso non aveste questo elettrodomestico
procedete alla stessa maniera di come vi preparate l'impasto della pizza.

Preriscaldate il forno a 200°C e dopo che l'impasto ha lievitato ben bene
(dovrà crescere il doppio del volume iniziale)
inseritelo in uno stampo da pane a cassetta foderato di cartaforno,
pennellatelo leggermente di olio in superficie,
lasciatevi cadere sopra qualche mandorla e qualche pistacchio
quindi mettete in forno per circa 30 minuti
o finché non sia diventato ben dorato e croccante.

Lasciate intiepidire, affettatelo e gustatelo accompagnato a formaggi e salumi.
P.S.Nel caso vi stiate chiedendo anche voi, come la simpatica Barbara di "Ricette barbare", come mai questo pane abbia questo colore nocciolato, credo che dipenda dal fatto che io, nel mio pesto, aggiungo qualche pomodoro secco.Provate anche voi e vedrete che saporino delizioso.

lunedì 16 novembre 2009

LA FRUTTA MARTORANA e...il sapore dei ricordi.



Sebbene il calendario mi ricordi che siamo giunti già a Novembre
e il cambio di stagione degli armadi sia già stato fatto,
oggi mi sono svegliata avvolta da un tepore
che mi invoglia ad indossare qualcosa che non mi copra tanto,
magari non proprio smanicato ma sicuramente di leggero
come una bella camicia di cotone colorato.
E mentre completo l'operazione del vestiario
penso che è passato tanto tempo dalla volta in cui
mi sono concessa una passeggiata spensierata tra i vicoli di Palermo;
propongo l'idea al resto della truppa che accetta ben volentieri
e di li a poco eccoci tutti quanti diretti
verso il centro storico della mia splendida città.
Troviamo parcheggio poco distante dal celebre mercato della "Vucciria"
dove ci addentriamo attratti dagli odori, dai colori
e dai cori degli ambulanti che vantano la propria merce.
E' tutto un chiaccherio che inebria e ubriaca di allegria,
mi perdo in quel clima e nei ricordi dove torno bambina,
stringo alla mia la mano protettiva di mio padre
che mentre camminiamo
non si risparmia nelle descrizioni di ciòche sto divorando con gli occhi ,
esposto sulle bancarelle dei mercanti.
E sempre allora,
mentre cammino,
mi investe un forte profumo di mandorle, vaniglia e cannella
che capta la mia attenzione
e mi guida davanti alla vetrina di un piccolo laboratorio di pasticceria
dove rimango incantata a fissare tanti piccoli frutti colorati e profumati sapientemente usciti dalle mani di un esperto pasticcere.
Sono ancora ferma a contemplare tanta bellezza
quando mi sento scuotere le spalle da mio padre
che bonariamente mi ricorda di non lasciare mai la sua mano
per allontanarmi da lui;
sto per raccontargli quale ragione mi abbia spinto a far ciò
quando una voce giunge dalla piccola pasticceria:
"Signore mi scusasse",
rivolgendosi a mio padre,
"trassissi, ci facissi tastari a frutta Martorana a picciriddra".
Mi vergogno un pò e direi di no,
ma cedo volentieri all'insistenza di quell'uomo
che per la prima volta mi fa assaporare il gusto sublime della pasta reale.
Sto per finire di masticare,
il ricordo comincia a sbiadire
mentre aesso è la mia mano a stringere le piccole dita di mio figlio
che mi trascina davanti alla vetrina colorata e imbandita
di tanti profumati e sgargianti pezzetti di frutta Martorana.
Sta per dirmi che gli piacerebbe assaggiarne un pò quando:
"Signo', trasissi,
ci facissi tastari n'anticchia i martorana 'a u picciriddru"
Sorrido...è incredibile come a distanza di parecchi anni
la scena si ripropone come fosse un magico rito;
accetto l'invito di quel simpatico commerciante
che sta per proporre e svelare al mio bambino
un nuovo e sublime universo di sapori,
i sapori dei ricordi e della tradizione.

Perché la storia di queste specialità ha origini antiche,
e narra della volta in cui,
durante il periodo normanno,
le monache del Convento della Martorana
abbiano preparato per la prima volta con questo impasto
degli agrumi per abbellire gli alberi del giardino allora spogli,
in occasione della visita di un sovrano;
da qui il nome di Frutta Martorana e Pasta Reale.

"La Frutta Martorana"

Ingredienti
500 g di mandorle spellate
500 g di zucchero a velo
12 gocce di essenza di mandorle amare
50 gocce di liquore Amaretto
70 g di acqua
50 g di glucosio
1 pizzico di cannella

Preparazione
Porre le mandorle e lo zucchero nel mixer e frullare finemente,
quindi unire il resto degli ingredienti ed impastare
fino ad ottenere un composto morbido ed elastico.

Modellare i soggetti all'interno delle apposite formine
(vedi sequenza fotografica)
e dopo averli fatti asciugare per almeno 24 ore
dipingerli con colorante alimentare.

Siamo giunti a casa quando Jimmi mi dice:
"Mamma ma tu saresti capace di fare i dolci di pasta reale?"

Sono contenta che me lo stia chiedendo;
con entusiasmo rispondo di si,
lo stesso con il quale lui mi propone di aiutarmi.
Accetto l'aiuto e....
guardate un pò come si diverte!!!

lunedì 9 novembre 2009

LA MAGIA DI UN DONO DA ASPETTARE E RICAMBIARE

Che meraviglia poter donare e ricevere qualcosa di nostro
a chi giorno dopo giorno ti fa sorridere, ti fa immagginare, ti fa emozionare
e...perchè no, ti fa anche ingrassare con cio' che racconta e mostra.
Quante amicizie nascono e si intrecciano tra le pagine dei nostri blog
e trovo davvero stupenda l'iniziativa
di Marika ovvero Muccasbronza con il suo
SWAPPIAMO di cui trovate tutto scritto qui


e di Daniela ovvero Calme et Cacao con la sua


DANZA DELLE SCATOLE DI LATTA di cui potrete avere maggiori informazioni qui
nel pensare e realizzare un pensiero da scambiarci per le feste.
E' il primo anno che partecipo essendo anche il primo in cui ho un mio blog
e vi confesso che sono tanto ma tanto emozionata.
Penso e ripenso chi sarà a ricevere ciò che preparerò,
ma non importa,
in ogni caso sarà creato con affetto e amicizia.


Grazie care Marika e Daniela
per aver ideato questo meraviglioso e dolcissimo viaggio
di pensieri e sapori.

domenica 8 novembre 2009

OGGI MUFFINS AL CIOCCOLATO ...giusto per scaldarmi un pò!!!

Oggi qui a Palermo fa proprio freddo,
sarà la vicinanza del mare che aiuta il vento a soffiare,
o sarà che voglio trovare un buon pretesto
per potermi preparare qualcosa di morbido e cioccolattoso
da gustare magari davanti al camino
con il mio maritino.
Bene, preparo i
Muffin al cioccolato
personalizzandoli un po' nel ripieno e quindi mi occorrono
Ingredienti
150 gr di cioccolato fondente
310 gr di burro
425 gr di zucchero
6 uova
255 gr di farina
65 gr di cacao amaro
7,5 gr di livito
1 pizzico di sale
Per il ripieno
burro di arachidi
marmellata di ciliege (io ho usato questa, poi fate a gusto vostro)
cioccolattini tipo Marsh
nut..la bianca e scura

Sciogliere il cioccolato e il burro a bagnomaria, aggiungervi lo zucchero e mescolare.
Sbattere il composto con delle fruste per almeno 10 minuti ed aggiungere un uovo per volta facendolo incorporare bene.
Aggiungere la farina, il cacao, il lievito ed il sale e
mescolare finché' il composto risulterà omogeneo.
Mettere negli stampini procedendo come nella sequenza fotografica
Versate poco impasto e unitevi nel centro
un cucchiaino di marmellata di ciliege e uno di burro d'arachidi


inserite un pezzetto di cioccolato


procedete alla stessa maniera per la versione con la nut..la

coprite il tutto con dell'altro impasto


infornate a 175° per 25 minuti quindi sfornate


Definite il tutto con una lieve colata di cioccolato fuso e...
godetevi questa magnifica sensazione di calore.

martedì 3 novembre 2009

IO E IL PAN DI SPAGNA...ne vogliamo parlare?!


Adesso che ci penso non è passato così tanto tempo da che ho sentito nascere in me
la passione della cucina e in particolare per i dolci;
forse risale proprio allo stesso periodo
in cui sentivo nascere in me la mia amata Beatrice.
E già...in ambedue i casi si trattava di qualcosa di molto dolce.
In effetti, si trattava anche di un periodo in cui avevo tanto tempo a disposizione, considerato che a proposito della gravidanza
mi trovavo in astensione dal lavoro ;
quindi perché non cominciare a provare e sperimentare?!

Ma, tra le tante cose che portavo a termine
con orgoglio ed approvazione di chi assaggiava
ve ne era una che era diventato il mio Nemico nr.1
ovvero il pan di Spagna.

Ormai non si contavano più le riviste acquistate
ove vi fosse LUI, tra gli argomenti trattati
(allora non possedevo un computer tanto meno un collegamento ad Internet)
e se dovessi quantificare oggi il denaro buttato in
uova, farina e zucchero
adoperati negli innumerevoli tentativi di riuscire in questa impresa
...beh, forse e meglio rinunciare al calcolo.
Ricordo ancora le espressioni di coloro che con atteggiamento eroico
si sottoponevano al martirio dell'assaggio
con conseguente dolore alle gengive,
per quanto fosse duro
o conseguente senso di vo......per quanto fosse disgustoso.
Insomma, il pan di Spagna alimentava i miei peggiori incubi notturni!!!
Finché la volta in cui, recatami da Rosangela, per trascorrere un pomeriggio in compagnia di un amica, appena entro in casa sua sento provenire dalla cucina il rumore della planetaria in funzione.
Domando:"Che stai facendo di buono?"
Lei:"monto gli albumi"
Ed io:"per fare?"
Di nuovo lei:"un buon pan di Spagna per noi due!!!"

Noooooooooooooooo, aveva previsto che ci fosse anche lui, lì con noi, a rovinarmi il pomeriggio!!!!!!

E invece quel fatidico pomeriggio Rosangela,
con la sua capacità nel preparare il dolce in questione,
fece da paziente dimostratrice ,nonché da mediatrice,
tra me e lui
che da allora cessò di essere il nemico nr.1
traformandosi nel mio più grande alleato.

"Il Pan di Spagna di Rosangela"
e adesso anche mio
Ingredienti
per ogni uovo utilizzo
40 g di zucchero
40 g di amido di mais
1 goccia di essenza di vaniglia
1/2 cucchiaio di latte bollente.
Procedimento
Prima di iniziare la prepaparazione accendo il forno a 180° affinché raggiunga la temperatura.
1) Separo i tuorli dagli albumi;
2)monto in una planetaria quest'ultimi a neve ferma;
3)aggiungo uno per volta i tuorli;
4)Continuo unendo poco per volta lo zucchero;
5)Setaccio ben bene l'amido di mais;
6-7 e 8)Adesso smetto di montare con la planetaria e con l'aiuto di una spatola vado incorporando poco per volta l'amido di mais, con movimenti lenti e delicati dal basso verso l'alto,alternendo con il latte bollente dove in precedenza ho aggiunto l'essenza di vaniglia.Continuo finché tutto l'amido è incorporato.
Aggiungo l'essenza di vaniglia e il latte bollente;
9)Verso l'impasto al centro di uno stampo imburrato e infarinato
10)Pongo in forno finché diventa ben gonfio e dorato (circa 25 minuti).


Sforno e metto su una gratella per dolci a raffreddare.
e.... mentre con pazienza lo lascio raffreddare ,
di tanto in tanto mi ci siedo accanto per poterlo ammirare